Terre e rocce da scavo, semplificazione della gestione

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Il 21 settembre è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale e il 6 ottobre è entrato in vigore il regolamento che disciplina l’utilizzazione delle terre e rocce da scavo. Un provvedimento atteso in quanto all’insegna della semplificazione. Individua infatti i criteri da soddisfare affinché i materiali di scavo derivanti dalla realizzazione di un’opera siano considerati sottoprodotti e non rifiuti, consente di utilizzare i materiali derivati dallo scavo non solo all’interno del cantiere ma anche in altri siti, purché siano rispettate delle condizioni qualitative dei materiali e sia definita la sua utilizzazione integrale, migliora l’uso delle risorse naturali e previene la produzione di rifiuti.

Le imprese possono così ridurre i tempi perle realizzazioni e i costi di esecuzione. I riferimenti normativi:
– Art. 49 del D. l. 24 gennaio 2012, n. 1, che disciplina l’utilizzo delle terre e rocce da scavo.
– D. m. 10 agosto 2012 n. 161, “Disciplina dell’utilizzazione delle terre e rocce da scavo – Criteri qualitativi da soddisfare per essere considerati sottoprodotti e non rifiuti – Attuazione articolo 49 del Dl 1/2012 (“Dl Liberalizzazioni”)”.

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