La molecola della felicità: cos’è la Serotonina?

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Capita a tutti quanti di sentirsi giù d’umore o svogliati nell’affrontare la propria giornata. Questo avviene perché il nostro umore cambia in relazione a tantissimi fattori. Dipende da: obiettivi e impegni quotidiani, dalle nostre aspirazioni, dalle persone che frequentiamo, dalle condizioni meteorologiche e persino dai nostri ormoni.

C’è chi risponde a questi sbalzi d’umore attraverso degli integratori per la depressione e chi, contrariamente, predilige una bella corsa all’aria aperta. Questi rappresentano tutti degli ottimi metodi per combattere down umorali ma, se dovessimo andare più a fondo alla questione, cos’è davvero che ci rende tristi? È davvero una questione esclusivamente caratteriale o dipende invece da molto altro? La serotonina, rispetto a questo tema, è una molecola che ha un’alta percentuale di responsabilità. La serotonina è conosciuta come la molecola del buonumore, ma altro non è che un neurotrasmettitore che subisce una sintesi all’interno del nostro cervello e all’interno di altri tessuti, iniziando dal triptofano, un amminoacido importantissimo. Questo ormone è particolarmente coinvolto all’interno di processi biologici determinanti: è coinvolto come recettore e come messaggero chimico, eseguendo un ruolo differente in relazione alla sezione del corpo su cui agisce. Basta pensare all’ormone della serotonina come un passepartout, capace di agire con degli specifici confini, ovvero i suoi corrispettivi recettori. Quando la serotonina e il ricettore comunicano, allora è possibile accedere a delle funzioni che regolano l’attività del nostro cervello e del nostro organismo.

Che legame c’è tra serotonina e cibo?

In quanto ormone capace di regolare numerose funzioni biologiche, come il ciclo del sonno e della veglia, la serotonina svolge altresì un importante compito anche per quanto riguarda lo stimolo dell’appetito e dell’abitudine alimentare. Non è per nulla casuale che, numerose persone che sottolineano continui sbalzi d’umore, abbiano continuamente il bisogno di assumere cibi con tanti carboidrati o zuccheri semplici. A dimostrazione di questo fenomeno basta pensare ai prodotti farmaceutici anoressizzanti, molto pratici nella cura dell’obesità. La serotonina è inoltre responsabile e protagonista delle secrezioni dell’intestino, dove è presente una quantità alta di cellule dette enterocromaffini, le quali hanno al loro interno la molecola stessa. Queste cellule se in difetto causano la stitichezza, contrariamente causano l’effetto opposto. Questo avviene a causa del legame tra il sistema nervoso centrale e quello enterico, che è spesso la ragione di fastidiose conseguenze sulla motilità del nostro intestino.

In quali alimenti troviamo la serotonina?

Il triptofano, antecedente della serotonina, non è presente in maniera naturale nel nostro organismo. Compito nostro è dunque quello di assumerlo attraverso l’alimentazione. Sono tantissimi i cibi in questione che possiedono la serotonina e sono in perfetta armonia con dei valori alimentari come il ferro e i carboidrati, capaci di stimolare le funzioni ormonali consentendo un accesso sicuro al triptofano all’interno dello scudo emato-encefalico, quindi di accedere al nostro cervello. Per agevolare la produzione di serotonina è fortemente consigliato assumere frutta secca, pesce, carni molto magre, legumi, uova, miele, frutta e tante verdure a foglia verde come broccoli e spinaci. Questi sono alimenti estremamente ricchi di serotonina che, se sapientemente mischiati, possono permettere al triptofano di percorrere facilmente la strada per il cervello e garantire, più facilmente, una risalita del proprio umore.

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