Zanonato annuncia il riordino degli incentivi alle FER, gli operatori del settore di Anie/Gifi protestano: gli impegni presi non possono essere negoziati – Greentoday.it
Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Zanonato annuncia il riordino degli incentivi alle FER, gli operatori del settore di Anie/Gifi protestano: gli impegni presi non possono essere negoziati

Zanonato annuncia il riordino degli incentivi alle FER, gli operatori del settore di Anie/Gifi protestano: gli impegni presi non possono essere negoziati
Zanonato annuncia il riordino degli incentivi alle FER, gli operatori del settore di Anie/Gifi protestano: gli impegni presi non possono essere negoziati

Il ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, intervenendo alla trasmissione Start di RadioUno Rai, ha annunciato l’intenzione del governo di ridurre – intervenendo in tempi brevi – la spesa annuale per gli incentivi alla produzione di energia da fonti rinnovabili allungando il periodo di godimento per i produttori.
Secondo il ministro gli incentivi costano “12 miliardi l’anno sulle bollette di famiglie e imprese e dovremo pagarli per 18 anni: noi allunghiamo questo periodo e spalmiamo questo meccanismo, in modo da dare subito 3 miliardi alle famiglie e imprese in riduzione del costo dell’energia elettrica”.

La notizia è stata accolta con sgomento da ANIE/GIFI, Gruppo imprese fotovoltaiche italiane.
“Centinaia di migliaia di impianti fotovoltaici – ha dichiarato Emilio Cremona, Presidente ANIE/GIFI – sono stati costruiti in Italia a fronte di un impegno dello Stato, ovvero il Conto Energia, e di un business plan calibrati su 20 anni. Gli errori fatti nella strutturazione del debito non sono da attribuire ai cittadini e alle imprese ma alla legislazione che non ha saputo gestire adeguatamente la distribuzione degli incentivi”
“Ogni intervento mirato ad una gestione ottimizzata del debito – continua Cremona – deve essere strutturato in modo da tutelare, e non affossare, i cittadini, le imprese e la filiera industriale generata dal fotovoltaico, circa 100mila occupati finora rimasti attivi, allo scopo di non danneggiare la credibilità del Sistema Paese per gli investimenti in tecnologie per le fonti rinnovabili”.
Dalle notizie circolate dagli organi di stampa si apprende di uno scenario in cui gli incentivi saranno spalmati in 30 anni invece dei 20 già stabiliti per legge.
“Sarebbe molto grave un simile intervento – asserisce Cremona – gli incentivi sono impegni presi che non possono essere negoziati. Piuttosto, sarebbe opportuno che il Ministro Zanonato illustrasse il percorso tecnico-finanziario che si intende intraprendere per una riorganizzazione ottimale del debito, tranquillizzando tutto il Sistema”
“Sono convinto che – conclude Cremona – un’apertura del Ministro a intavolare una discussione sul riordino degli incentivi a tutte le fonte rinnovabili, nessuna esclusa, e della bolletta elettrica che grava sui cittadini e sul tessuto industriale, troverebbe favorevoli tutte le associazioni di settore, ANIE/GIFI in primis. Il messaggio è che l’Italia deve poter fare quello che altri paesi hanno già sperimentato con successo e non percorrere strade che alimentino solo sfiducia negli investimenti, ulteriore disoccupazione e diminuzione di credibilità”

 

Lascia un commento

Your email address will not be published.

- Advertisement -