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Unione dell’Energia, mobilitare gli investimenti

La Commissione europea ha approvato un pacchetto di misure per rendere operativo sin dall’autunno il Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS).

Il FEIS, spiega una nota, darà slancio agli investimenti nei settori della nostra economia che ne hanno più bisogno, mobilitando 315 miliardi di euro di investimenti nei prossimi anni. Ciò sarà fondamentale per l’Unione dell’energia#EnergyUnion  — un progetto ambizioso che richiede investimenti importanti — e per il suo obiettivo di energia sicura, sostenibile, competitiva e a prezzi accessibili per i cittadini e le imprese. Il settore dell’energia potrebbe aver bisogno di oltre mille miliardi di euro entro il 2020.
Miguel Arias Cañete, Commissario per l’Azione per il clima e l’energia, ha dichiarato: “Entro il 2030 dobbiamo migliorare l’efficienza energetica almeno del 27 %, e auspicabilmente andare oltre. Sto lavorando per riuscirci. Per farlo però è necessario stimolare gli investimenti nel settore dell’efficienza energetica in Europa. Il FEIS può fare da motore agli investimenti per raggiungere il livello in cui si completerà la transizione dell’Europa a economia più efficiente del mondo sul piano energetico. Trovo molto incoraggiante che il fondo sostenga già progetti strategici di efficienza energetica, e che siano stati proposti molti altri progetti a basse emissioni”.

Il FEIS contribuirà al finanziamento a lungo termine di progetti nel settore dell’energia. Gli investimenti nel settore dell’efficienza energetica, delle energie rinnovabili e dei progetti infrastrutturali strategici, come ad esempio le reti del gas e dell’elettricità, avranno la priorità. Ciò è particolarmente rilevante per il settore dell’efficienza energetica, che soffre di insufficienza cronica di investimenti. Oltre 100 miliardi di euro saranno investiti ogni anno per raggiungere l’obiettivo di efficienza energetica 2030: 89 miliardi in misure di efficienza energetica negli edifici e circa 19 miliardi per migliorare l’efficienza energetica dell’industria. Gli investimenti attuali non raggiungono la metà di questo ammontare.
L’impatto di questo nuovo fondo di garanzia è già visibile. Cinque dei nove progetti sulle infrastrutture già approvati riguardano l’energia.
In Francia il fondo ha finanziato un progetto per promuovere l’efficienza energetica nell’edilizia. Ha finanziato iniziative regionali e locali sulla riqualificazione energetica degli edifici residenziali privati. Migliorando l’isolamento degli edifici coinvolti e riqualificando i loro sistemi di generazione di calore, ventilazione e distribuzione, il progetto ridurrà i costi energetici in oltre 40 000 abitazioni.
In Danimarca, il FEIS ha sostenuto la creazione di un fondo per l’energia rinnovabile; in Spagna ha offerto prestiti per un progetto di rete di gas e per le attività di R&S di un’impresa tecnologica. In Finlandia ha finanziato miglioramenti nei processi industriali di una fabbrica di pasta per carta. E non è tutto: nell’ambito del FEIS, i promotori dei progetti riceveranno l’assistenza tecnica di cui hanno bisogno per preparare e strutturare finanziariamente in modo efficace i propri investimenti.
Leggi anche: #EnergyUnion:550 milioni di euro per collegare l’Europa dell’energia

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