Rapporto Ipcc, le reazioni. assoRinnovabili, preoccupazione – Greentoday.it
Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Rapporto Ipcc, le reazioni. assoRinnovabili, preoccupazione

Rapporto Ipcc, le reazioni. assoRinnovabili
Rapporto Ipcc, le reazioni. assoRinnovabili

assoRinnovabili guarda con preoccupazione all’ennesima conferma del riscaldamento climatico in corso, fornita dall’Ipcc con il nuovo volume “Climate Change 2014: Impacts, Adaptation, and Vulnerability”. La pubblicazione dimostra scientificamente che la principale causa del climate change è l’attività umana e in particolare il settore energetico, che è il maggior responsabile della CO2 e degli agenti inquinanti in atmosfera. Dovrebbe quindi essere normale una sempre più rapida transizione verso le fonti di energia pulite.

E invece nel nostro Paese si sta rallentando: infatti, sebbene grazie agli investimenti degli anni passati le energie rinnovabili siano arrivate ad incidere per oltre un terzo dei consumi elettrici nazionali, il 2013 ha visto una notevole frenata delle nuove installazioni, che ha determinato un incremento del parco rinnovabile pari solamente al 4,5% dopo che nel 2012 si era registrata una crescita del 14,4% e nel 2011 del 36,7%.

Con l’occasione, il Presidente Re Rebaudengo sottolinea che “le evidenze e gli effetti dei cambiamenti climatici sono ormai incontrovertibili, la politica e la società non possono rimanere inerti, devono immediatamente attuare concrete misure che ne limitino gli effetti negativi” e propone di “ragionare in termini di Life Cycle Assessment (LCA), sistema che misura le emissioni rilasciate nei processi di produzione industriale e permette di premiare le aziende e le attività più efficienti e meno inquinanti. L’applicazione del LCA eviterebbe anche la delocalizzazione delle imprese europee in paesi ‘meno attenti’ alle emissioni”.

Leggi anche: Clima, dall’Ipcc il nuovo rapporto

Lascia un commento

Your email address will not be published.

- Advertisement -