La centrale di trigenerazione si integra con i pannelli fotovoltaici installati nel 2023. Grastim amplia e diversifica sempre più le sue soluzioni tecnologiche. Per Findus, azienda leader nel settore dei surgelati e parte del Gruppo Nomad Foods, il progetto rappresenta un ulteriore passo avanti nel proprio percorso di sostenibilità.
Grastim e CSI (Compagnia Surgelati Italiana) rinnovano la partnership verso una decarbonizzazione sempre maggiore dello stabilimento Findus di Cisterna di Latina, nell’ottica della sostenibilità ambientale.
Le due aziende hanno infatti esteso al 2035 il contratto di servizio energia relativo all’impianto di trigenerazione già presente dal 2008, con un cambiamento tecnologico che porterà un risparmio di CO2 superiore a 6.000 t/anno che rappresentano il -25% rispetto al 2024 per lo stabilimento di Cisterna e costituisconoun importante contributo nella strategia complessiva del Gruppo Nomad Foods, di cui Findus fa parte. Previsto anche un maggior risparmio in termini di costi energetici pari al 30% rispetto al precedente assetto.
L’investimentoè stimato sui 5,2 milioni di euro, che si aggiungono ai 5 investiti negli ultimi 5 anni da Grastim sempre per lo stabilimento di Cisterna di Latina, cuore pulsante dell’attività produttiva per Findus, in un percorso che porterà ad un totale di 27 anni di servizio energia continuativo tra Grastim e Findus.
Grazie all’ottimizzazione dei processi produttivi da parte di CSI, ed all’impiantofotovoltaico da 2 MW di proprietà Grastim installato nel 2023, viene dismessa la centrale turbogas da 5,5 MW, e verrà installata una centrale di trigenerazione di taglia inferiore (max 4,5 MWe) e potenza flessibile per bilanciarsi con l’energia fotovoltaica. I recuperi termici del modulo endotermico saranno integrati con le utenze frigorifere a bassa temperatura attraverso un gruppo frigorifero ad assorbimento.
FINDUS: “INVESTIRE SULLO STABILIMENTO DI CISTERNA PARTE DEL NOSTRO PERCORSO DI SOSTENIBILITÀ”
Le innovazioni apportate all’interno dello stabilimento di Cisterna di Latina si inseriscono all’interno di un percorso più ampioche Findus ha intrapreso verso la sostenibilità, che va dall’adozione di pratiche agricole responsabili all’avere il 100% dei prodotti ittici certificati Msc o Asc, fino all’utilizzo di imballaggi riciclabili, oltre a promuovere progetti concreti per la salvaguardia degli oceani o per la tutela della biodiversità.
Nel 2023 lo stabilimento di Cisterna di Latina era stato il primo sito del gruppo Nomad Foods – gruppo di cui Findus fa parte e la più grande azienda europea di alimenti surgelati – ad essere dotato di energia solare.
“Questa nuova installazione è un ulteriore passo in avanti per rendere il nostro stabilimento sempre più green. Un impegno che a livello di Gruppo perseguiamo per promuovere una decarbonizzazione diffusa nelle nostre catene di approvvigionamento. Ci fa piacere constatare come lo stabilimento di Cisterna di Latina stia svolgendo un ruolo cruciale in questa transizione – ha commentato Antonio Cioffi, Group Head of Engineering Nomad Foods – oggi confermiamo la nostra collaborazione consolidata con Grastim consapevoli di quanto l’innovazione tecnologica sia indispensabile per una produzione sempre più sostenibile”.

A testimoniare la centralità di questo percorso, la scelta di investire sul sito produttivo di Cisterna.Negli ultimi 5 anni sono stati investiti da Findus nello stabilimento circa 32,7 milioni di euro, triplicando gli investimenti rispetto al quadriennio precedente, di cui circa un 15% dedicato all’efficientamento idrico ed energetico.
A livello di Gruppo, gli obiettivi sostenibilità sono allineati con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite: nel 2021 Nomad Foods ha sottoscritto la campagna Business Ambition for 1.5°C, stabilendo obiettivi coerenti con le riduzioni richieste per mantenere il riscaldamento globale a 1.5°C e approvati dalla Science Based Targets (SBTi). Diversi gli ambiti di intervento, come emerge dall’ultimo Rapporto di sostenibilità, tra cui la diminuzione delle emissioni assolute per l’ attività produttiva (- 13,8% dal 2022 al 2023); la riduzione delle emissioni di gas serra (GHG); il contenimento degli sprechi; l’efficientamento dei propri siti produttivi.
GRASTIM: “IMPIANTO HYDROGEN READY. INNOVAZIONE TECNOLOGICA E INTEGRAZIONE DI PIÙ SOLUZIONI LA CHIAVE PER ESSERE PIÙ SOSTENIBILI”.
L’impianto è pensato per essere anche “hydrogen ready” fino al 20% della potenza di input. Un’operazione che rientra nelle strategie di Grastim di ampliare e integrare ulteriormente le sue soluzioni tecnologiche ad alta efficienza per i grandi player industriali impegnati a decarbonizzare le proprie attività produttive.
“Siamo orgogliosi di celebrare una partnership così duratura con un primario cliente multinazionale come Nomad Foods, ed in particolare per il sito di Cisterna di Latina, avendo attraversato, o direi inseguito, numerosi mutamenti dell’assetto produttivo della fabbrica, riadattando i nostri assets alle mutate esigenze. Questo ultimo passo non poteva che essere ancor di più spinto nell’ottica della decarbonizzazione. Con questo approccio vogliamo continuare a investire nei processi di sostenibilità degli stabilimenti del gruppo Nomad Foods e nel rinnovo degli assets della nostra società. L’idea di base è che la transizione energetica dell’industria, per essere davvero sostenibile non solo in termini ambientali ma anche economici, debba passare per l’innovazione tecnologica e l’integrazione di più soluzioni”, ha affermato Baldo Pavolini, Investments & Operations Director di Grastim.
