C’è un’Italia che si muove, cambia abitudini e cerca nuove strade per stare bene. Il benessere non è più solo una questione fisica: oggi si traduce in stili di vita attivi, consapevolezza digitale, turismo esperienziale e innovazione. Ad interpretare questa evoluzione è RiminiWellness 2025, l’evento internazionale organizzato da Italian Exhibition Group, in scena alla Fiera di Rimini e sulla Riviera dal 29 maggio al 1° giugno: un appuntamento che fotografa la nuova Italia del benessere e ne anticipa i futuri sviluppi.
LO SPORT IN ITALIA TRA DIFFUSIONE CAPILLARE E PESO ECONOMICO
Secondo il Rapporto Sport 2024, realizzato da Sport e Salute e dall’Istituto per il Credito Sportivo in collaborazione con il Ministro per lo Sport e i Giovani, il settore sportivo italiano si è confermato un pilastro concreto dell’economia nazionale, generando un valore complessivo di oltre 24 miliardi di euro, pari a circa l’1,4% del PIL. Al di là della dimensione economica, lo sport si presenta sempre più come fattore di inclusione, presidio territoriale e volano di partecipazione attiva. Lungo tutta la penisola operano oltre 112.000 Enti Sportivi Dilettantistici, con un totale di oltre 13 milioni gli italiani affiliati. Tra le attività più frequentate in ambito non agonistico spiccano ginnastica e fitness (15,2%), seguite da calcio (9,2%), danza (7,1%), atletica leggera (4,3%), ciclismo (4,2%), pallavolo (3,9%), tennis e padel (3,5%), pesistica (3,5%) e basket (2,9%), a conferma di un panorama sportivo ampio e diversificato. Anche l’occupazione mostra segnali di consolidamento: nel 2022 il settore contava 412.479 lavoratori, registrando un aumento del +2,5% rispetto al 2021, quando gli occupati erano 402.291, a conferma di una tendenza positiva già in atto.
L’ITALIA TRA SEDENTARIETÀ E NUOVA CULTURA DEL BENESSERE
Secondo l’Osservatorio Valore Sport 2025, realizzato da The European House – Ambrosetti, nonostante i progressi degli ultimi anni l’Italia resta uno dei Paesi più sedentari dell’area OCSE. L’80,3% degli adulti e il 91,7% dei ragazzi non raggiungono i livelli minimi di attività fisica raccomandati dall’OMS, collocandoci al quarto posto per inattività fisica dopo Turchia, Portogallo e Grecia. Eppure, accanto a questo quadro critico, emergono segnali incoraggianti. Dal 2001 la quota di popolazione completamente inattiva è calata di oltre 7 punti percentuali, mentre la pratica sportiva continuativa è cresciuta di oltre 9 punti, segno di una maggiore consapevolezza verso il movimento. Sul fronte delle infrastrutture, il Paese dispone di 76.919 di impianti sportivi con una media di 131 strutture ogni 100.000 abitanti, un valore inferiore rispetto ad altre nazioni europee. Restano però elevate le percentuali di inattività tra gli over 65 (83,6%), chi ha un basso livello di istruzione (68,6%), le donne (68,4%), i residenti del Sud e Isole (72,5%), dei piccoli comuni (71%) e delle periferie urbane (64,3%). L’Italia appare così divisa tra una tradizione di staticità e una nuova spinta verso il benessere. In questo scenario, RiminiWellness si conferma un evento chiave: promuove la cultura del movimento e del benessere, coinvolge territori e pubblici diversi, abbattendo barriere culturali e sociali. Non solo una fiera, ma un laboratorio di esperienze che contribuisce a rendere il fitness più accessibile, inclusivo e motivante.
IN PALESTRA LA TECNOLOGIA ACCOMPAGNA IL NUOVO MODO DI ALLENARSI
Nel nuovo modo di prendersi cura di sé, la tecnologia gioca un ruolo chiave nell’allenamento quotidiano. Anche in palestra, la tecnologia è sempre più presente: app, dispositivi e piattaforme digitali aiutano a monitorare l’attività, integrandosi con il lavoro di trainer e programmi personalizzati. Strumenti come contapassi, cardiofrequenzimetri e sistemi di monitoraggio calorico vengono utilizzati con regolarità, a conferma di un approccio sempre più consapevole e personalizzato. Resta centrale il supporto del personal trainer, scelto da un italiano su tre. La frequenza è alta: quasi una persona su due si allena almeno tre volte a settimana, e una su sette supera le cinque sessioni settimanali. Tra le attività più amate: corsa, yoga, pilates, palestra, calcio e nuoto. Il benessere mentale è oggi la principale motivazione, seguita da salute e forma fisica. Segno di un’Italia sempre più consapevole e attenta al proprio equilibrio.
IL BENESSERE METTE IN MOTO ANCHE IL TURISMO
Lo sviluppo del benessere sta dilagando anche nel turismo, dove si sta affermando come una delle tendenze più rilevanti anche in Italia. Secondo il più recente Global Wellness Economy Monitor 2024, realizzato dal Global Wellness Institute, il nostro Paese ha registrato 13 milioni di viaggi legati al benessere, per una spesa complessiva di 19,2 miliardi di dollari. Numeri che collocano l’Italia tra le destinazioni più ambite al mondo per chi cerca esperienze orientate all’equilibrio psico-fisico. Il wellness tourism si declina in due principali modalità: viaggi primari, in cui la motivazione principale è il benessere, e viaggi secondari, che integrano attività salutari all’interno di soggiorni con altri scopi. Questi ultimi rappresentano l’88% dei viaggi e l’85% della spesa del settore, a conferma di un trend in crescita: il desiderio di benessere si fa spazio anche nei viaggi d’affari o di piacere più tradizionali. Le strutture ricettive italiane rispondono a questa domanda con servizi sempre più mirati: spa, alimentazione sana, attività fisica, meditazione e trattamenti personalizzati.