Assogasliquidi: piano di rilancio per GNL e BioGNL

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In occasione della presentazione di uno studio studio di Bip Consulting sul mercato GNL e bioGNL in Italia, Assogasliquidi-Federchimica ha portato all’attenzione delle imprese associate e delle istituzioni un piano di rilancio della filiera in 10 punti per accelerare la decarbonizzazione del trasporto stradale e marittimo, delle industrie e delle località off-grid.

Piano che porterebbe importanti benefici, introducendo la possibilità di concretizzare le condizioni per uno scenario di crescita al 100% del settore entro il 2027 se sostenuto da misure di policy adeguate.

IL PIANO DI RILANCIO DEL SETTORE DEL GNL E DEL BIOGNL: 10 PUNTI PER LA CRESCITA

  1. NECESSITA’ DI UNA REVISIONE URGENTE DEL REGOLAMENTO COMUNITARIO SULLE EMISSIONI DI CO2 DEI VEICOLI PESANTI.

Nel Piano di azione per il settore automotive presentato lo scorso 5 marzo dalla Commissione Europea non viene affrontato il tema del trasporto pesante e non c’è nessuna apertura alla revisione del Regolamento comunitario sulle emissioni di CO2 dei veicoli pesanti, neanche per la modifica del sistema di calcolo delle eventuali multe per le case costruttrici.

Questo aspetto risulta molto negativo in quanto le previsioni dell’attuale Regolamento sono un fattore disabilitante rispetto alla auspicata crescita di nuove immatricolazioni di mezzi alimentati a GNL e bioGNL.

Assogasliquidi ha già chiesto e ribadisce anche in questa sede la necessità di una forte azione del nostro Governo e del nostro Parlamento – anche all’interno del parere che verrà a breve reso dalle Commissioni Parlamentari competenti sul Piano automotive della Commissione UE – affinché si proceda in tempi brevi alla revisione del Regolamento. È necessario, infatti, inserire nel testo il c.d. “carbon correction factor” che consente di valorizzare l’impiego dei biocarburanti e di considerare le riduzioni di anidride carbonica che i biocarburanti stessi (e quindi anche il bioGNL destinato all’alimentazione dei mezzi per l’autotrasporto) assicurano nel loro intero ciclo di vita.

  • INTRODUZIONE – PER ALMENO UN TRIENNIO – DI UN CREDITO DI IMPOSTA STRUTTURALE PER LE SPESE CONNESSE ALL’ACQUISTO DEL CARBURANTE GNL/BIOGNL da parte dell’impresa di autotrasporto.

Il Ministro Salvini recentemente in Parlamento ha annunciato l’introduzione di una misura di tax credit a favore dell’acquisto da parte delle imprese di autotrasporto di biocarburanti.

L’annuncio va nella direzione richiesta ed auspicata da Assogasliquidi, come emerge anche dallo studio svolto da BIP da cui emerge la necessità che il GNL ed il bioGNL siano supportati per consentire di ridurre il loro TCO totale che è ancora maggiore di quello dei carburanti tradizionali.

In questo senso, è però necessario che si giunga urgentemente alla concreta attuazione della misura, attraverso il primo provvedimento utile che, a nostro avviso, potrebbe essere già la conversione in legge del recente Decreto infrastrutture per rendere operativa la misura già dal secondo semestre del 2025. Riteniamo poi fondamentale che la misura stessa sia strutturata per prevedere delle forti premialità per l’acquisto da parte delle imprese di autotrasporto di GNL e bioGNL.

A tal riguardo, la misura da noi immaginata e richiesta al Governo ed al Parlamento – con un ottimo lavoro di collaborazione portato avanti con ANFIA ed ANITA – è quella di un contributo sottoforma di tax credit pari al 20% delle spese per l’acquisto di GNL e del 40% per quelle connesse al bioGNL con premialità per i mezzi di nuova immatricolazione.

Ribadiamo quindi – anche in questa sede – l’urgenza della misura che potrà sostenere sia l’industria della costruzione dei mezzi alimentati a GNL sia gli autotrasportatori che scelgono il GNL quale carburante alternativo per sostenere il processo di decarbonizzazione delle flotte.

Anche questa misura è stata oggetto di una specifica dichiarazione in Parlamento da parte del Ministro Salvini che ha annunciato l’implementazione del fondo con ulteriori 600 milioni.

Si tratta di un intervento che chiediamo venga attuato in tempi rapidi, prevedendo che nella ripartizione dei fondi siano garantite forti premialità per l’acquisto di nuovi mezzi alimentati a GNL/bioGNL. Dall’analisi comparata svolta da BIP è infatti emerso come in altri Paesi – come, ad esempio, la stessa Cina – politiche pubbliche di sostegno a queste alimentazioni abbiano condotto ad una rapida crescita dei mezzi con immediati benefici ambientali per il settore del trasporto merci.

Quindi, per noi importante evidenziare la necessità che la misura sia implementata urgentemente, prevedendo – nella pratica ripartizione e dei fondi – forti incentivi premiali per chi acquista mezzi alimentati a GNL e bioGNL. Solo in questo modo, sarà possibile traguardare gli scenari di penetrazione del mercato presentati da BIP e sostenere il settore dell’autotrasporto in via diretta nel percorso di svecchiamento del parco in senso ambientale e in via indiretta, riducendo contemporaneamente l’impatto su tutta la filiera dell’incremento dei costi che deriverà dall’implementazione della nuova normativa ETS2.

  • RIDURRE IN MODO STRUTTURALE IL PEDAGGIO AUTOSTRADALE PER I VEICOLI ALIMENTATI A GNL/BIOGNL, COSÌ COME LE TASSE PORTUALI PER LE NAVI ALIMENTATE A GNL (ANCHE IN VERSIONE DUAL FUEL) che scalano i Porti italiani
  • ESENTARE DAL PAGAMENTO DELLA TASSA AUTOMOBILISTICA (BOLLO) I VEICOLI PESANTI ALIMENTATI A GNL, in linea con quanto fatto già in alcune Regioni (vd., ad esempio, la Regione Liguria);
  • DEFINIRE IN TEMPI BREVI I QUADRI STRATEGICI PREVISTI DAL NUOVO REGOLAMENTO AFIR PER I SETTORI DELL’AUTOTRASPORTO E DEL MARITTIMO: si tratta di una tema strategico proprio in termini di programmazione e di indicazioni necessarie alle Imprese per ben comprendere le linee di sviluppo del settore e lì posizionare in modo coerente le proprie politiche di investimento. Assogasliquidi ha già fornito al Ministero dei trasporti i dati richiesti per la definizione del quadro strategico ma riteniamo necessario uno sforzo corale di tutte le amministrazioni competenti per definire un percorso che – come fatto nel recepimento della direttiva DAFI – consideri il mercato del GNL e del bioGNL nel suo complesso. E ciò anche per valorizzare al meglio le nuove infrastrutture di approvvigionamento – realizzate anche con i fondi del Piano nazionale complementare al PNRR – che hanno necessità di poter contare su volumi di consumo del prodotto in tutti gli impieghi e che crescano in maniera consistente, anche per contenere i costi generali e la corretta remunerazione degli investimenti.
  • INTRODUZIONE DI MECCANISMI CERTI CHE PERMETTANO DI DESTINARE I PROVENTI DELLE ASTE ETS A MISURE DI DECARBONIZZAZIONE NEI SETTORI CHE LI GENERANO, STIMOLANDO L’UTILIZZO DI BIOGNL E GNL (es. rinnovo delle flotte sia dell’autotrasporto che dell’armamento, conversione impianti industriali).
  • CONTINUARE A SVILUPPARE LA DISPONIBILITÀ E LA PRODUZIONE DI BIOGNL, garantendo la continuità dei sistemi incentivanti per la produzione del biometano, in linea con quanto fino ad ora fatto con i provvedimenti del 2018 e del 2022, prevedendo nuove forme di incentivazione che dovrebbero supportare la crescita della produzione di biometano una volta terminati i fondi stanziati dal PNRR.
  • ASSICURARE IL RICONOSCIMENTO DELLE GARANZIE DI ORIGINE AI FINI ETS (SIA ETS1 CHE ETS2), anche per abilitare il pieno potenziale del meccanismo della «Virtual Liquefaction» e garantire certezze alla filiera circa la documentazione da utilizzare per valorizzare correttamente il prodotto di origine bio
  • GARANTIRE L’ADOZIONE OMOGENEA DELLE LINEE GUIDA PER IL BUNKERAGGIO DI GNL – recentemente adottate dal Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, insieme al Comando generale delle Capitanerie di porto ed al Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco – da parte delle Capitanerie di Porto che devono adottare i propri Regolamenti portuali per procedere al rilascio delle autorizzazioni per il bunkeraggio GNL e bioGNL ship to ship. Per questo aspetto la nostra richiesta è di continuare nell’ottima attività di coordinamento e di indirizzo portata avanti dalle amministrazioni centrali e ciò anche per agevolare il rilascio delle autorizzazioni anche per le modalità di rifornimento truck to ship, sempre avendo come faro il pieno rispetto dei più alti livelli di sicurezza delle attività, ma con procedure standardizzate e veloci.

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