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Alle origini della terra, quando lo scatto è eco

Alle origini della terra, Paolo Gotti
Alle origini della terra, Paolo Gotti

Un progetto fotografico pensato, in linea con una visione ecosostenibile, come un viaggio intorno al mondo alla ricerca di territori ancora incontaminati.
“Alle origini della terra cerca di immaginare come poteva presentarsi il pianeta subito dopo la “Creazione” – spiega l’autore, il fotografo bolognese  Paolo Gottile mie immagini si ispirano a questa visione primordiale, di terre e mari in cui non è ancora percepibile la minima traccia di presenza umana: dalle catene rocciose ai crateri vulcanici del Cile; dai deserti di sale e di sabbia sudamericani alla fitta vegetazione di lontane isole tropicali; dalle acque vorticose di fiumi islandesi e cascate venezuelane a quelle lente del Rio delle Amazzoni che sfociano sulle coste brasiliane.”
Le immagini, che come ogni anno dal 1992 diventano anche calendario – sono accompagnate da un verso tratto dalla Genesi, come fosse un vero e proprio “racconto della creazione” (GALLERY).
Il fotografo bolognese Paolo GottiPer il 2014 Gotti ha pensato anche a una seconda serie fotografica Crossing over: attraverso l’immagine, che riunisce 13 scatti realizzati nell’attimo esatto in cui le figure umane attraversano il paesaggio, parallelamente al piano fotografico. Qui l’uomo che cammina è il protagonista della scena mentre il paesaggio diventa quasi un fondale di un set fotografico. Da Cuba all’India, da Haiti al Nepal, passando per Colombia, Brasile e Madagascar, l’importante è il percorso non la destinazione.
Info: www.paologotti.com.
Profilo d’artista: Paolo Gotti nasce a Bologna e si laurea in architettura a Firenze, dove frequenta il Centro di studi tecnico-cinematografici conseguendo nel 1971 un attestato di idoneità alla professione di fotografo. Nel 1974 sceglie l’Africa come meta del suo primo vero viaggio, quello in cui “si sa quando si parte ma non si sa quando si torna”. Con la sua vecchia Land Rover attraversa il Sahara fino al Golfo di Guinea in Costa d’Avorio per poi fare ritorno in Italia dopo quasi 5 mesi a bordo di un cargo merci. In seguito a questa avventura che lo segna profondamente, intraprende a tempo pieno l’attività di architetto, grafico e fotografo. Dopo varie esperienze nel campo della pubblicità, si dedica sempre più al reportage. Gira il mondo con la sua Nikon per immortalare persone, paesaggi e situazioni che archivia accuratamente in un gigantesco atlante visivo, da cui nascono i calendari tematici che realizza da circa vent’anni. L’obbiettivo della sua macchina fotografica è in oltre 70 paesi tra cui Niger, Cina, Haiti, Brasile, Messico-Guatemala, Nepal, Indonesia, USA, Canada, Thailandia, Malesia, Yemen, Venezuela, India, Cile, Bolivia, Islanda, Australia, Colombia, Cuba. Dal 1996 al 2002 lavora per il Consorzio Alta Velocità Emilia Toscana, realizzando i calendari che ritraggono l’avanzamento dei lavori.

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