Etna patrimonio Unesco – Greentoday.it
Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Etna patrimonio Unesco

Etna patrimonio Unesco
Etna patrimonio Unesco

L’Etna è stato proclamato patrimonio Unesco da parte della 37a sessione annuale del Comitato mondiale, riunitosi in Cambogia a Phonm Penh.
Il riconoscimento del vulcano siciliano, icona del Mediterraneo, è stato accolto dal plauso unanime dei 21 Stati membri del Comitato e i rappresentanti di 13 Paesi – tra cui Francia, Sud Africa, Messico, Emirati Arabi Uniti, Cambogia, Svizzera, Colombia – hanno preso la parola per congratularsi con l’Italia per l’eccellente candidatura.
L’Etna è il quarto patrimonio mondiale italiano iscritto per criteri naturali, dopo le isole Eolie, il monte S. Giorgio e le Dolomiti.

“E’ una splendida notizia per l’Italia – ha commentato il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando – un meritato premio al profondo impegno del Parco dell’Etna e del ministero dell’Ambiente a sostegno della candidatura del vulcano siciliano a patrimonio mondiale dell’umanità. Il riconoscimento dell’Unesco premia ancora una volta l’eccezionale valore delle risorse naturalistiche italiane e mette in rilievo l’importanza delle politiche nazionali e locali di conservazione che contribuiscono alla valorizzazione del territorio”.
“Il nostro patrimonio ambientale – ha continuato il ministro – è uno strumento strategico fondamentale per promuovere nel mondo l’irripetibilità del nostro territorio. I sistemi naturali italiani rappresentano un ineguagliabile fattore di sviluppo sostenibile: come ministero dell’Ambiente continueremo a curare e a promuovere con sempre maggiore intensità le aspettative delle comunità che vogliano valorizzare attivamente e coerentemente le loro bellezze territoriali”. 
Soddisfatta anche Coldiretti, che ci ha tenuto a sottolineare che sono numerosi i prodotti di qualità riconosciuti dall’Unione Europea che si trovano in questo territorio, dal pistacchio verde di Bronte (Dop) alla ciliegia dell’Etna (Dop), dal ficodindia dell’Etna (Dop)  all’extravergine Monte Etna (Dop), ma grandi qualità si riscontrano anche per le produzione locali di vino, miele, arance, pesche,  fragole, mandorle, castagne e gli ortaggi senza dimenticare i prelibati formaggi e i salumi provenienti dagli allevamenti della razza suino nero dei Nebrodi. 

 

Leggi anche: BES 2013, paesaggio e patrimonio culturale: da tutelare

Lascia un commento

Your email address will not be published.

- Advertisement -