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Pesca del pesce spada, pubblicato il decreto

Pesca, c'è il decreto per il pesce spada
Pesca, c'è il decreto per il pesce spada

E’ stato pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto di Attuazione di alcune misure previste dal Piano di Azione in materia di gestione della pesca del pesce spada nel Mediterraneo. Lo ha reso noto il Ministero delle politiche agricole, che ha precisato che il decreto riguarda in particolare la modifica dei termini per la presentazione delle richieste di autorizzazione e l’estensione del periodo di riferimento per il conteggio dei quantitativi di pesce spada catturati.
In base alle nuove disposizioni la richiesta di autorizzazione dovrà essere presentata entro 30 giorni dalla pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale; mentre il periodo di riferimento per il conteggio del quantitativo di pesce spada catturato, che deve essere superiore a 750 kg, non è più il triennio 2011-2013 ma va dal 1 gennaio 2011 al 30 settembre 2014.
Restano confermati gli altri elementi del precedente decreto dello scorso ottobre, ovvero la validità triennale dell’autorizzazione di pesca, la possibilità di impego per la cattura del pesce spada dei soli sistemi palangaro e/o arpione, o attrezzi palangaro derivante e/o arpione; l’obbligo di presentazione all’Autorità Marittima di una pre-notifica relativa alle operazioni di sbarco e trasbordo del pesce spada catturato; il divieto, per le unità da pesca non autorizzate, di catturare, detenere, trasportare o sbarcare quantitativi di pesce spada superiori al 5% delle catture totali; l’obbligo di fermo annuale dal 1 al 30 marzo e dal 1 ottobre al 30 novembre; la taglia minima, per ogni esemplare catturato, pari a 140 cm (con rostro) o 90 cm (in assenza di rostro).

“Questo decreto – commenta il Sottosegretario alle politiche agricole con delega alla pesca Giuseppe Castiglione – conferma l’attenzione che il Ministero riserva a un settore così importante per l’economia del nostro Paese. La nostra priorità è venire incontro alle esigenze del settore e di tutti i suoi operatori, sempre nel rispetto delle decisioni e indicazioni della Commissione europea, mirate ad una politica comune della pesca più sostenibile”.
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